Il menù del ristorante è efficace? Fai il test di neuromarketing
Scopri quanto è efficace in termini comunicativi il menù del tuo ristorante e come migliorarlo grazie al neuromarketing.
Scopri quanto è efficace in termini comunicativi il menù del tuo ristorante e come migliorarlo grazie al neuromarketing.
È possibile mantenere la promessa fatta al cliente (in esterno) anche attraverso l’allestimento delle vetrine interne al punto vendita? I banchi espositivi, i tavoli di benvenuto, le isole promozionali o semplicemente le attrezzature collocate nei punti focali, possono rafforzare il messaggio delle vetrine? Cosa sarebbe corretto mostrare al cliente, una volta varcata la soglia del negozio di generi alimentari, e quali criteri espositivi sarebbe opportuno adottare per essere efficaci e persuasivi? Cercheremo di rispondere a queste domande fornendo spunti di riflessione finalizzati a creare cultura sui temi di Visual Merchandising.
Intraprendere iniziative per la sostenibilità ambientale in negozio è doveroso e molto utile in termini di ritorni sul business, potendo così differenziare l’offerta e aumentare la clientela. Per mettere in piedi iniziative efficaci (e comunicarle al meglio) è utile collaborare con altri attori della filiera.
I cambiamenti sempre più veloci del contesto in cui operano le imprese rendono opportuno per ciascun operatore economico effettuare un “tagliando”, ossia una valutazione, ed un eventuale ripensamento, dell’impostazione, dell’organizzazione e della gestione dell’attività imprenditoriale. Questa serie di articoli su come fare impresa in un mondo più difficile e competitivo rappresenta la naturale evoluzione della Bussola “Dall’Idea all’Impresa”, pubblicata qualche anno fa e, proprio come la Bussola, è dedicata a chi è già imprenditore e vuole ripensare la propria attività, a chi lo vuole diventare, e a chi lo diventerà, magari come conseguenza di un passaggio generazionale dell’attività di famiglia. In questo quarto articolo illustreremo come scegliere concretamente la gamma di prodotti da vendere, una volta scelto il settore in cui operare, e come venderli, ovvero attraverso quali canali distributivi.
Differenziare l’offerta nella vendita alimentare con iniziative anti spreco, che coinvolgono produttori e clienti e beneficiano della visibilità del canale digitale.
I cambiamenti sempre più veloci del contesto in cui operano le imprese rendono opportuno per ciascun operatore economico effettuare un “tagliando”, ossia una valutazione, ed un eventuale ripensamento, dell’impostazione, dell’organizzazione e della gestione dell’attività imprenditoriale. Questa serie di articoli su come fare impresa in un mondo più difficile e competitivo rappresenta la naturale evoluzione della Bussola “Dall’Idea all’Impresa”, pubblicata qualche anno fa e, proprio come la Bussola, è dedicata a chi è già imprenditore e vuole ripensare la propria attività, a chi lo vuole diventare, e a chi lo diventerà, magari come conseguenza di un passaggio generazionale dell’attività di famiglia. In questo terzo articolo illustreremo come scegliere i beni e servizi da produrre e/o vendere, una scelta che parte necessariamente da preferenze, conoscenze e abilità personali.
I cambiamenti sempre più veloci del contesto in cui operano le imprese rendono opportuno per ciascun operatore economico effettuare un “tagliando”, ossia una valutazione, ed un eventuale ripensamento, dell’impostazione, dell’organizzazione e della gestione dell’attività imprenditoriale. Questa serie di articoli su come fare impresa in un mondo più difficile e competitivo rappresenta la naturale evoluzione della Bussola “Dall’Idea all’Impresa”, pubblicata qualche anno fa e, proprio come la Bussola, è dedicata a chi è già imprenditore e vuole ripensare la propria attività, a chi lo vuole diventare, e a chi lo diventerà, magari come conseguenza di un passaggio generazionale dell’attività di famiglia. In questo primo articolo inizieremo dalle basi, analizzando i tratti caratteriali necessari per essere un buon imprenditore, perché fare l’imprenditore può sembrare facile, ma non è una strada per tutti.
I cambiamenti sempre più veloci del contesto in cui operano le imprese rendono opportuno per ciascun operatore economico effettuare un “tagliando”, ossia una valutazione, ed un eventuale ripensamento, dell’impostazione, dell’organizzazione e della gestione dell’attività imprenditoriale. Questa serie di articoli su come fare impresa in un mondo più difficile e competitivo rappresenta la naturale evoluzione della Bussola “Dall’Idea all’Impresa”, pubblicata qualche anno fa e, proprio come la Bussola, è dedicata a chi è già imprenditore e vuole ripensare la propria attività, a chi lo vuole diventare, e a chi lo diventerà, magari come conseguenza di un passaggio generazionale dell’attività di famiglia. In questo primo articolo inizieremo dalle basi, analizzando i tratti caratteriali necessari per essere un buon imprenditore, perché fare l’imprenditore può sembrare facile, ma non è una strada per tutti.
La regola 80/20 di Pareto può essere applicata alla vita di tutti i giorni, dove con il solo 20% di un’azione è possibile ottenere l’80% dei risultati. Questo principio è traducibile nel mondo del business, perché suggerisce come l’80% delle vendite derivi da solo il 20% dei consumatori, come 80% delle attività vengano realizzate dal 20% del personale, come l’80% dei difetti derivi dal 20% delle possibili cause, e via dicendo. Di conseguenza è fondamentale concentrarsi sul 20%, al fine di facilitare i processi decisionali, massimizzare le risorse ed aumentare i risultati.
Intervista a Carlo Oldrini realizzata da Roberto Pone in occasione di Certamente