Oggi parliamo di Motatos, un progetto svedese, basato su un ecommerce alimentare fondato su logiche di sostenibilità anti-spreco. Sono molte le cause che possono determinare la messa al macero di prodotti alimentari assolutamente commestibili: sovrapproduzione, confezioni danneggiate, aspetto insolito.
Il progetto coinvolge allora sia i produttori alimentari che i clienti finali, che vengono premiati con un risparmio economico che si assomma al risparmio per l’ambiente.
Lanciato nel 2014, il progetto è diventato profittevole grazie alla crescente sensibilità dei consumatori su questo tema.
Motatos collabora con le aziende di prodotti alimentari vendendo sul proprio sito web quelle referenze che le catene tradizionali eliminerebbero.
I clienti possono quindi sfogliare l’ampio catalogo e acquistare cibo, bevande e altri generi alimentari a un prezzo ridotto di almeno il 20%, ma con un range che arriva a uno sconto fino al 90% rispetto ai prezzi medi del mercato.
Oltre ai freschi, che rischiano il macero ad esempio per le forme insolite, Motatos ha inserito in assortimento molti prodotti grocery di marche importanti, con confezioni leggermente danneggiate o date di scadenza ravvicinate.
Motatos fa anche di più: chiede alle industrie alimentari partner di trovare insieme delle modalità per utilizzare gli scarti industriali, che vengono recuperati e usati in modo alternativo, realizzando dei prodotti che usano il brand ‘Saved by Motatos’, che vuol dire ‘Salvato da Motatos’, per comunicare in modo immediato il progetto e la sua sostenibilità.
L’assortimento cambia molto velocemente, anche con frequenze quotidiane, perché si basa sulle opportunità con cui si intercettano partite di prodotti da ‘salvare’.
Il focus iniziale dei fondatori è stato quello di definire il modello di business per renderlo produttivo, trascurando un po’ la comunicazione. Ma il progetto era così dirompente che presto hanno scoperto che esisteva un hashtag #motatos usato spontaneamente dai clienti che postavano le foto dei loro acquisti, rendendoli ambasciatori del brand.
L’azienda allora ha iniziato anche a supportare questa potenzialità, dando spazio ai feedback della community su tutti i propri canali.
La sfida è mantenere il posizionamento in modo coerente con i valori e i prezzi competitivi rispetto ai canali discount.
Stimoli per gli imprenditori
- Progettare e realizzare campagne anti spreco nel settore alimentare (e non solo) e alla portata di tutti;
- Coinvolgere i clienti fedeli e usarli come ambasciatori è una strada semplice, produttiva e a basso costo.
Fonti per le immagini:
Yisar Andrianus da shutterstock.com
Per i suoni:
elements.envato.com
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Editore: Confcommercio | Fida
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