Innovare i negozi di giocattoli. King Jouet

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Foto di donna che sistema i peluches

Intercettare il trend dell’economia circolare rendendo possibile (e semplice) la riconsegna dei prodotti usati da parte dei clienti e aumentando la visibilità delle proposte d’occasione, disseminate nell’intero negozio, di fianco ai nuovi prodotti e con specifiche scelte di confezionamento. Un format particolarmente interessante nel settore dei giocattoli in cui la proposta dei prodotti per fasce d’età genera una elevata esigenza di ricambio.

Oggi parliamo di King’Okaz un nuovo concept lanciato dalla catena di giocattoli King Jouet, nata in Francia e ora di proprietà dell’italiana Prénatal.

Una catena che, anche se sta crescendo più della media del mercato,  ha deciso di cambiare una cosa importante. Il consumo di giocattoli si sa è basato su prodotti adatti per fasce di età che quindi spesso vengono usati molto poco e poi buttati via. Il nuovo negozio, aperto a Parigi in un centro commerciale non lontano dall’aeroporto Charles de Gaulle, vuole dare nuova vita ai prodotti usati in un modo più esteso e nuovo.

È vero, negli ultimi anni la vendita di prodotti usati, oppure con qualche difetto, si è sviluppata in varie categorie, soprattutto con la creazione di piccoli ‘corner d’occasione’. King’Okaz invece vuole fare diventare l’usato il suo ‘biglietto da visita’ e l’elemento caratterizzante della propria proposta. Innanzitutto è un usato sempre in ottime condizioni, garantito da varie verifiche ed eventuali ricondizionamenti degli specialisti King’Okaz, che valutano lo stato del prodotto e la sua sicurezza. Proprio per quest’ultimo motivo non si accettano giochi elettronici o digitali.

Inoltre ben un quarto dei prodotti in vendita  è dedicato ai prodotti di occasione.

Anche l’esposizione dell’usato è valorizzata in vari modi. In primis è distribuita in tutto il negozio, posizionata a fianco a prodotti nuovi consentendo ai clienti di valutare la scelta fra nuovo e usato. I prodotti usati vengono riconfezionati senza la scatola originale, ma in sacchetti di carta ‘da pacco’, dal look molto ‘eco’ e in linea con l’obiettivo di sostenibilità del progetto, con l’immagine del prodotto incollata. Naturalmente c’è l’incentivo dei prezzi, scontati del 50% rispetto al nuovo, ma anche, molto importante, la garanzia di un anno sui prodotti.

Il processo di accettazione dei giochi usati è semplice e i clienti ricevono un buono da utilizzare in negozio, creando un meccanismo virtuoso che incrementa la frequenza di visita in negozio. Qual è il grande vantaggio di questo concept? Quello di diventare un destination store, con un traffico molto maggiore dei concorrenti e di un negozio ‘normale’ della catena, sia per le occasioni da scoprire, sia per riportare periodicamente i propri giochi da smaltire.

La sfida è quella di riuscire a mantenere l’equilibrio fra le vendite dell’usato e quelle del nuovo per garantire la sostenibilità economica del modello e i primi risultati sono incoraggianti

 

Stimoli per gli imprenditori

  1. L’economia circolare basata sul riuso e sul riciclo guida sempre di più le scelte dei consumatori, specialmente in alcuni settori, come quelli dei consumi per bambini, in cui è presente un’elevata frequenza di ricambio. Ma in realtà in ogni settore è possibile realizzare un progetto di questo tipo;
  2. Il vantaggio è quello di incrementare il traffico dei clienti, attirati dalla possibilità di creare spazio in casa e dare nuova vita a prodotti ancora fruibili.

Fonti per le immagini:

Victoria OM da shutterstock.com

Per i suoni:

elements.envato.com

Manuale di riferimento

COLLANA LE BUSSOLE

IL NEGOZIO NELL’ERA DI INTERNET – 2A EDIZIONE

Internet sta modificando profondamente il contesto competitivo del commercio al dettaglio, esattamente come succede in tanti altri settori.

Sempre più consumatori comprano online, soprattutto i giovani, a volte anche dopo aver provato i prodotti in negozio.

L’utilizzo di internet in mobilità, inoltre, anche e soprattutto all’interno dei negozi, rappresenta una rivoluzione nella rivoluzione, tanto che alcuni immaginano un futuro dove tutti gli acquisti saranno fatti online, e pochi grandi negozi faranno da showroom per i giganti dell’online.

Confcommercio è, invece, tra coloro che credono che i negozi fisici hanno ancora un futuro.

Certo, dovranno inserirsi intelligentemente in questi mutamenti senza esserne travolti, anche imparando ad utilizzare le nuove tecnologie e le loro regole ma, soprattutto, sfruttando e potenziando alcune caratteristiche distintive che nessun player online potrà mai copiare, perché un negozio è lì, sulla strada, gestito da persone in carne ed ossa che vivono nella stessa comunità, sullo stesso territorio del cliente.

Comprare in un negozio di qualità è decisamente un’esperienza appagante, e una città senza negozi, gestiti da persone competenti e appassionate, sarebbe una enorme perdita in termini sociali e di qualità della vita.

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