Come usare layout e tecnologia per rafforzare il negozio. Babylist

di Fabrizio Valente (founder & CEO di Kiki Lab)

119 visualizzazioni - 10 Ottobre 2024 -
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Illustrazione ristorante tecnologico

Una ennesimo format che, nato online, apre anche punti vendita fisici e lo fa in maniera super esperienziale. Tanti stimoli per gli imprenditori sono presenti in questo approfondimento: su come il digitale permette di migliorare l’efficienza del processo di acquisto e su come il fisico rimane indispensabile per valorizzare la componente esperienziale legata alla vendita. 

Parliamo di Babylist, un caso americano che mette insieme la razionalità (Quick & Easy) e l’emozionalità (Feel & Link). Babylist è un progetto di successo, nato in modo simile a tante start-up.

Nel 2011 Natalie Gordon, ex-manager di Amazon, è in attesa del primo figlio e decide di creare la famosa ‘lista nascita’, per facilitare i regali di parenti e amici. Trova però molto scomoda e frustrante l’esperienza offerta, sia quella dei negozi fisici che di quelli che la propongono con l’ecommerce. Decide quindi di crearsi una sua piccola piattaforma online, in cui far convergere prodotti venduti anche da commercianti diversi, e la propone a parenti e amici. Il sistema funziona così bene e Natalie decide di farlo diventare la sua attività a tempo pieno, lasciando il lavoro da Amazon.

Il modello è semplice e consente di inserire i link dei prodotti desiderati da qualsiasi sito, che versa a Babylist una fee sulle vendite. Per velocizzare il successo Babylist ha creato anche le condizioni per far nascere una community fedele, intercettando il bisogno delle coppie in attesa del primo figlio di arrivare preparati all’evento e al cambio della propria vita. Babylist quindi consiglia prodotti in ogni categoria, partendo dai feedback dei propri clienti. Inoltre il sito si è arricchito di contenuti e tutorial utili per guidare la vita dei neo-genitori.

Col tempo l’azienda si è però resa conto che un elemento determinante per la scelta dei prodotti è quello di poterli vedere, toccare e provare  dal vivo.

Per questo ha deciso di sviluppare il suo canale di negozi fisici, grazie anche al veloce successo, con già oltre 8 mln di clienti!. Ha aperto il primo negozio temporary nel 2018 a New York, poi dei corner nei grandi magazzini Nordstrom. Nel 2023 ha poi aperto il suo primo showroom permanente a Beverly Hills, il quartiere chic di Los Angeles. Con l’esposizione di vari prodotti dei 36 brand in assortimento, Babylist rende facile toccare, sperimentare e testare i prodotti in condizioni di uso reale.

Nello showroom si trova, ad esempio, una finta auto dove testare il montaggio e smontaggio dei seggiolini per il bimbo e una zona con diversi tipi di fondo ‘stradale’ dove poter provare i passeggini.

Lo showroom ha predisposto anche angoli e attività coinvolgenti per divertire un po’ i clienti. C’è una sdraietta a misura di adulto per immortalarsi imitando il nascituro o il gioco del nome, per coppie indecise che provano a farsi ispirare dal caso con un distributore ‘vintage’ di palline. La location di Beverly Hills è perfetta per attirare il jet-set di Hollywood, che si presta volentieri a fare ‘storie’, selfies, reel, da postare sui social.

Il concept di Babylist è nato con l’obiettivo di semplificare il processo di progettazione e le varie fasi della lista nascita. Quindi i clienti possono inserire qualsiasi prodotto in vendita in qualsiasi canale retail: basta copiare il link al prodotto nella propria lista. È inoltre possibile trasferire liste nascita già iniziate con altri retailer, Amazon incluso.

Per facilitare il processo di scelta il layout rispecchia quello di una casa, con ciascuna stanza dedicata ai prodotti relativi a quel mondo (ad esempio il bagno). Il processo è intuitivo e semplice: ogni prodotto ha un QR code da inquadrare se lo si vuol inserire nella propria lista. Sono disponibili liste dei prodotti ‘must have’, gli indispensabili, e i ‘nice to have’ e vengono evidenziati i prodotti con le recensioni migliori dei clienti per orientare la scelta.

Stimoli per gli imprenditori

  1. Semplificare la vita dei clienti. Oggi le tecnologie possono facilitare molto. In questo caso la creazione della lista è semplice e veloce. Nel negozio si usa il QR code
  2. Approccio Phygytal. Nato online, il progetto ha incluso ora dei negozi fisici con l’uso dei QR code
  3. Far testare i prodotti aumenta la % degli acquisti
  4. Facilitare la fruizione self service dello spazio, in questo caso il layout a casa, con le famiglie dei prodotti esposti per mondo (bagno, cucina, ecc.).

Fonti per le immagini:

MiniStocker da shutterstock.com

Per i suoni:

elements.envato.com

Manuale di riferimento

COLLANA LE BUSSOLE

IL NEGOZIO NELL’ERA DI INTERNET – 2A EDIZIONE

Internet sta modificando profondamente il contesto competitivo del commercio al dettaglio, esattamente come succede in tanti altri settori.

Sempre più consumatori comprano online, soprattutto i giovani, a volte anche dopo aver provato i prodotti in negozio.

L’utilizzo di internet in mobilità, inoltre, anche e soprattutto all’interno dei negozi, rappresenta una rivoluzione nella rivoluzione, tanto che alcuni immaginano un futuro dove tutti gli acquisti saranno fatti online, e pochi grandi negozi faranno da showroom per i giganti dell’online.

Confcommercio è, invece, tra coloro che credono che i negozi fisici hanno ancora un futuro.

Certo, dovranno inserirsi intelligentemente in questi mutamenti senza esserne travolti, anche imparando ad utilizzare le nuove tecnologie e le loro regole ma, soprattutto, sfruttando e potenziando alcune caratteristiche distintive che nessun player online potrà mai copiare, perché un negozio è lì, sulla strada, gestito da persone in carne ed ossa che vivono nella stessa comunità, sullo stesso territorio del cliente.

Comprare in un negozio di qualità è decisamente un’esperienza appagante, e una città senza negozi, gestiti da persone competenti e appassionate, sarebbe una enorme perdita in termini sociali e di qualità della vita.

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