La vetrina di Pasqua: istruzioni per sorprendere i vostri clienti
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E’ in arrivo la Pasqua, la ricorrenza religiosa più sentita dai cristiani (è la festa della Resurrezione). Negli anni, proprio per i suoi significati simbolici di rinascita, rinnovamento, sorpresa, festa, la Pasqua è diventata una tappa imprescindibile del calendario commerciale di ogni negoziante.
In questo articolo illustreremo una checklist di 12 punti su come allestire al meglio la propria vetrina per Pasqua.
Il 9 aprile si celebra la Pasqua (o festa della Resurrezione).
Una ricorrenza religiosa molto sentita dai cristiani, che cade la domenica successiva al primo giorno di luna piena di Primavera (per comodità si calcola sempre il 21 marzo come giorno dell’equinozio).
Questo spiega perché la Pasqua può variare ed essere “alta” (tra il 14 e il 25 aprile), “media” (tra il 3 e il 13 aprile) o “bassa” (dal 22 marzo al 2 aprile).
Al di là di questi aspetti, puramente informativi, è bene ricordare che da sempre la Pasqua rappresenta per i consumatori, un ritrovato desiderio di rinascita che si traduce spesso nel voler stare insieme (tema della convivialità e delle gite fuori porta) e nel desiderio di rinnovare il proprio guardaroba (abbigliamento, accessori, tessile casa).
A prescindere dai diversi settori merceologici di appartenenza (Food – Non food) il suggerimento è quello di non farsi cogliere impreparati così da organizzare, con il giusto anticipo, l’allestimento della vetrina e degli interni di Pasqua per il proprio negozio.
Lavorare sull’idea di SORPRESA (tradizione legata all’uovo di Pasqua) o sull’obiettivo di SORPRENDERE la propria clientela, potrebbe essere il punto da cui partire per proporre soluzioni espositive efficaci, ad alto valore simbolico.
Ma procediamo con ordine, provando a costruire prima una check list con i punti principali da considerare per gestire al meglio l’allestimento, e successivamente riprendere le fasi del processo analizzate in occasione del retro-planning dei SALDI.
1) Per prima cosa occorrerà selezionare la VETRINA più importante in termini di visibilità e dimensioni; in questo modo gli sforzi per l’allestimento saranno capitalizzati e non si correrà il rischio di vanificare l’intervento che, come ben sappiamo, richiede sempre uno sforzo sia in fase di progettazione (creatività) che di esecuzione (operatività).
2) La domanda successiva sarà chiedersi a quale tipologia appartiene la VETRINA che avrete scelto.
- Vetrina APERTA (permette di vedere l’interno del negozio)
- Vetrina CHIUSA (presenta una parete di fondo che chiude totalmente la visione)
- Vetrina SEMI-CHIUSA (l’interno si vede solo in parte)
Le proposte suggerite in questo articolo per l’allestimento delle vetrine di Pasqua riguardano la tipologia CHIUSA e SEMI-CHIUSA, anche se non sarà difficile adattare la creatività alla VETRINA APERTA, che consente di visualizzare l’interno del Punto Vendita.
Come abbiamo più volte sottolineato, non esistono VETRINE migliori o peggiori in senso assoluto, ma diverse opportunità comunicative per gestire lo spazio, raccontando una storia attraverso la presentazione dell’offerta e i criteri espositivi.
3) Proviamo ora a pensare a quale immagine/SIMBOLO ispirarsi per la scenografia della VETRINA.
PASQUA = … Quale associazione o relazione di rimando
(pensando, ovviamente, al vostro posizionamento e assortimento)
“Rinascita, uova con sorpresa, voglia di evasione, gite fuori porta, convivialità, preparazione piatti fatti in casa, desiderio di stare in compagnia, tempo libero e giardinaggio, cambio dell’armadio, capi nuovi e nuovi accessori, rinnovo tessile casa per seconda abitazione al mare (o in montagna), viaggi, riflessioni”.
Qualche spunto di immagini evocative dal valore simbolico:
Le immagini suggerite potranno trasformarsi in elementi scenografici, pannelli bidimensionali, poster o vetrofanie, adattandosi perfettamente al contesto.
4) A questo punto sarà fondamentale prevedere quinte o fondi colore da integrare alla scenografia, in modo da suggerire una maggior profondità alla vetrina.
La tavolozza potrà legarsi a una storia colore presente all’interno del vostro assortimento (a esempio, tonalità pastello o tinte de-saturate, tipiche della stagione primaverile) o semplicemente a un colore chiaro (a partire dal bianco) che potrà rimandare al candore della colomba e alla purezza della Pasqua.
5) Tutti i complementi di arredo della vetrina, dai display alle basi di appoggio, da eventuali tavoli ai supporti espositivi, dovranno essere posizionati in modo da risultare armonici e perfettamente bilanciati rispetto allo spazio.
Si suggerisce uno schema SIMMETRICO e l’utilizzo della TRIANGOLAZIONE per impaginare correttamente la composizione, ottenendo così ordine e armonia.
6) Non si dovrà trascurare la base della vetrina che potrà diventare pavimentazione in grado di presidiare e circoscrivere lo spazio, rafforzando l’insieme (Es. base fondo colore piatto oppure texture prato erboso/fiorito).
7) Le vetrofanie potranno essere di aiuto alla scenografia, riprendendo la grafica e le tonalità utilizzate; in questo modo potranno facilitare la comprensione del messaggio (una Pasqua sorprendente!) fornendo ulteriori chiavi di lettura al racconto.
8) Le luci, quando accese, dovranno sempre essere orientate verso il prodotto protagonista dell’esposizione, alternando zone d’ombra a zone più illuminate (così da sorprendere il potenziale cliente con un uso teatrale della luce).
Prima di visualizzare le proposte vetrina ipotizzate, sarà bene ricordare che la scelta dell’immagine, di eventuali simboli, del codice colore e della grafica della VETRINA di Pasqua dipenderanno dal posizionamento e dall’identità del negozio.
Si potrà così valutare un’immagine rassicurante, di tipo tradizionale, oppure un’immagine più aggiornata e innovativa, considerando l’ubicazione del Punto Vendita, il target della clientela, il design degli arredi e l’assortimento selezionato per l’allestimento delle vetrine.
9) Per gli interni si raccomanda il consueto coordinamento e la gestione puntuale dei Focal Point come rafforzativi del messaggio della vetrina. Per idee e suggerimenti si rimanda all’articolo sull’allestimento degli interni per Natale.
Si potrebbe pensare di impreziosire l’area cassa o un tavolo interno con una composizione floreale in linea con il tipo di negozio…
…Avendo la premura di lasciare qualche ovetto di cioccolato in vista, da poter offrire alla clientela adulta come agli eventuali piccoli accompagnatori.
E perché no, anche biscottini per gli amici a quattro zampe!
10) La scelta del sottofondo musicale, dei profumi, delle luci e dei colori consentiranno di trasmettere l’atmosfera più adatta ad accogliere la clientela.
11) Come tutte le ricorrenze, anche la Pasqua è una occasione importante per fare promozioni mirate. Si rimanda all’articolo “Come fare promozioni in negozio” per farle al meglio e senza perdere margini.
12) Infine, senza dare mai nulla per scontato, non dimenticate l’integrazione tra i canali fisici e digitali.
Buon lavoro!
Fonti per le immagini:
shutterstock.com
Manuale di riferimento
IL NEGOZIO NELL’ERA DI INTERNET – 2A EDIZIONE
A cura di:
Editore: Confcommercio
Internet sta modificando profondamente il contesto competitivo del commercio al dettaglio, esattamente come succede in tanti altri settori.
Sempre più consumatori comprano online, soprattutto i giovani, a volte anche dopo aver provato i prodotti in negozio.
L’utilizzo di internet in mobilità, inoltre, anche e soprattutto all’interno dei negozi, rappresenta una rivoluzione nella rivoluzione, tanto che alcuni immaginano un futuro dove tutti gli acquisti saranno fatti online, e pochi grandi negozi faranno da showroom per i giganti dell’online.
Confcommercio è, invece, tra coloro che credono che i negozi fisici hanno ancora un futuro.
Certo, dovranno inserirsi intelligentemente in questi mutamenti senza esserne travolti, anche imparando ad utilizzare le nuove tecnologie e le loro regole ma, soprattutto, sfruttando e potenziando alcune caratteristiche distintive che nessun player online potrà mai copiare, perché un negozio è lì, sulla strada, gestito da persone in carne ed ossa che vivono nella stessa comunità, sullo stesso territorio del cliente.
Comprare in un negozio di qualità è decisamente un’esperienza appagante, e una città senza negozi, gestiti da persone competenti e appassionate, sarebbe una enorme perdita in termini sociali e di qualità della vita.
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